Turismo: tendenze per la ripartenza
Il coronavirus ha colpito anche il settore turistico, mandandolo in emergenza, purtroppo repentina ed estrema
Il turismo è oggi un settore completamente fermo e difficilmente ripartirà in tempi brevi, o meglio, ci sarà un primo approccio con l’indotto locale da fine maggio, per arrivare nella stagione 2020 ad una platea nazionale, solo ad inizi 2021 si potrà iniziare a riparlare di incoming di flussi dall’ estero di riferimento (l’Italia dipende in buona percentuale dall’ Europa). E quali conseguenze, porta questo a livello economico sul settore e sul relativo indotto? Basti pensare a cultura, ristorazione e commercio.
Si legge in una nota sul sito del C.S.T. di Firenze: “Abbiamo davanti mesi difficili che si sommeranno a quelli già pesanti di marzo e aprile - commenta Alessandro Tortelli, direttore di CST Firenze - la ripresa sarà lenta e per niente facile: ci sarà bisogno di un notevole sostegno pubblico alle imprese del settore, per compensare le perdite. Dall’altra parte però è fondamentale iniziare a pianificare la ripartenza per farsi trovare pronti: per questo, in Toscana abbiamo già cominciato a lavorare negli ambiti turistici con i quali collaboriamo, per impostare strategie diversificate che mettano insieme pubblico e privato”.
Scenari di ripresa: turismo domestico e di prossimità
Le differenti misure adottate dai vari paesi e le restrizioni ai viaggi all’estero avvalorano l’ipotesi che il primo settore a ripartire sarà quello del turismo interno. Secondo Tourism Economics, se è vero che il turismo interno cresce di norma più lentamente di quello internazionale, è vero anche che questo tende a diminuire meno durante le crisi, come dimostrato anche nella crisi finanziaria del 2009.
Secondo le previsioni ETC – European Travel Commission, però, nel 2020 l’Italia rischia di essere il paese più colpito anche dal calo del turismo domestico (-28%), rispetto al -24% stimato a livello europeo.
Avvalorare un’unione di intenti a favore di territori limitrofi omogenei è importante, per valorizzare il turismo domestico e di prossimità, Italia su Italia. Poi, quando i tempi lo permetteranno, saremo pronti con una coesa proposta anche per l’estero, perché “piccolo è bello”, è vero, e insieme si trova più forza.
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Pubblicato il 2 maggio 2020