Vanessa, infermiera al tempo del covid: 'Noi da eroi in corsia ad alleati del virus'

L'appello: 'Basta pensare al complottismo. Cominciamo a cooperare: la vita è un lavoro di squadra!'

 VANESSA
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Vanessa vive a lavora come infermiera a Rimini e ha deciso di divulgare questo messaggio, che pubblichiamo integralmente: 

"Prima che qualcuno possa aver da ridire sull’avere avuto il tempo di fare una foto al lavoro voglio premettere che questa foto è stata scattata prima di entrare nella cosiddetta parte che noi chiamiamo ormai da mesi “sporca”, e non è stata scattata per mostrare chissà quale segno sul volto, o quanto sia bella la visiera ma semplicemente perché ho deciso di metterci la faccia!"

"La metto per me e per tutti i miei colleghi e intendo tutti non solo infermieri, che in questi mesi sono stati chiamati in prima linea. Mi rivolgo a tutti voi che leggerete questo messaggio, ma in particolare a tutti coloro che stanno mettendo in dubbio il nostro operato. In questi mesi siamo passati ad essere visti da benefattori a profittatori".

"Da eroi in corsia ad alleati del virus. Già, perché sembrerebbe che secondo le menti contorte di certi esseri che non saprei nemmeno io come definire, tutto ciò ci sta facendo diventare milionari. Eh già infatti ora che ci penso devo ancora andare a ritirare la mia porsche in effetti. Beh, so che non è stato facile per nessuno di noi. Dopo il bel periodo estivo dove tutto sembrava andare per il meglio, quando ci svegliamo con la voglia di ballare un reggae in spiaggia e le giornate passavano con il sottofondo di Jerusalema davanti a un tramonto e terminavano a cena fuori in compagnia sotto le stelle, chi lo avrebbe mai detto che avremmo dovuto vivere una seconda parte di questo orrendo capitolo del 2020?!?! Ebbene si, per un momento nemmeno io volevo crederci e non nego che il dubbio che ci fosse un'esagerazione di fondo è venuto anche a me".

"Ma quando vivi certe realtà ogni giorno, fai presto a renderti conto di come stanno le cose! Per quanto possa contare sono qua a testimoniare che purtroppo ci risiamo, la situazione è critica! Ed è così desolante continuare a leggere attacchi sulla nostra professione, gente che continua a sostenere che il virus non esiste. Tralasciamo ora tutte le polemiche su come è stato tutto mal organizzato e sottovalutato durante questo periodo di pausa apparente dalle grandi menti che gestiscono dall’alto e sulle condizioni in cui ci troviamo a lavorare perché qua si aprirebbe un altro immenso capitolo. Ad oggi, siamo tutti esattamente nella stessa condizione, siamo tutti partecipi e protagonisti di questa lunga lotta contro il virus, sicuramente su barche diverse, ma stiamo attraversando la stessa tempesta, tutti stiamo facendo grossi sacrifici. Perché chiudere tutto fa male anche a noi! E siamo stanchi di lavorare a certi ritmi. Odiamo il virus tanto quanto voi e forse anche di più perché lo tocchiamo ogni giorno sempre più da vicino! Noi non abbiamo avuto scelta siamo stati chiamati a combattere e non abbiamo potuto dire di no! E nonostante tutto, il nostro lavoro lo facciamo sempre con amore, dedizione e passione! Se potessimo ci chiuderemmo noi al vostro posto ma non si può! A noi non è concesso fermarci, soprattutto ora! E quando un paziente con gli occhi stremati ti dice ”non riesco a respirare“ già sai che non c’è nulla di più che tu puoi fare ed è straziante, non sono i segni sul volto lasciati dalla mascherina a far male ma quelli invisibili che ti toccano il cuore e diventano indelebili. E lasciatemi dire che non è andato tutto bene, non sta andando tutto bene. Ma un vecchio detto dice che l’unione fa la forza  per cui un appello a tutti voi. Basta pensare al complottismo. Cominciamo a cooperare, collaboriamo, uniamoci! La vita è un lavoro di squadra!".

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Pubblicato il 16 novembre 2020

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