«Scoraggiano la gente ad accettare - commenta telefonicamente Mariano Di Gioia della Filcams Cgil Valdelsa - perché pregiudicano la conciliazione vita-lavoro, soprattutto nel caso di una donna. Chiedendo di lavorare la totalità della giornata nel weekend si banalizza la persona: il lavoro di domenica è al centro di un'idea sbagliata di società». Nei giorni scorsi è stata consegnata la raccolta firme con la quale si chiede all'Amministrazione comunale colligiana di continuare in quel luogo la vendita di mobili e accessori per la casa, in occasione di un incontro con i sindaci della Val d'Elsa senese
La deputata ha ripercorso brevemente la storia della catena di ipermercati, anche perché da quando ha presentato l'interpellanza si sono manifestate diverse novità, concentrandosi soprattutto sui negozi passati alla Cosmo Spa, denunciando la forte diminuzione di personale e una perdita di professionalità consistente
Regione ed Enti locali si sono detti disponibili a supportare l'azienda ed i lavoratori per facilitare l'insediamento di nuovi eventuali soggetti negli spazi lasciati liberi velocizzando, in particolare da parte dei Comuni, le procedure e i percorsi autorizzativi necessari. La Regione in particolare sosterrà con gli strumenti di cui dispone, i percorsi formativi dei lavoratori
Il 28 maggio scorso è cominciato lo sciopero dei lavoratori del Mercatone Uno di Colle di Val d'Elsa. L'abbiamo seguito nelle varie fasi, quando "i padroncini" si sono presentati per prendere la merce all'interno del punto vendita, quando sono andati tutti in cassa integrazione a zero ore, quando la comunità si è stretta attorno alla causa, fino alla chiusura della trattativa tra sindacati e Cosmo Spa, raccontando le paure e la determinazione di chi lo animava
«E' stata una trattativa difficile fin dal primo momento», ha detto questa mattina Mariano Di Gioia, della Filcams Cgil Valdelsa, alla conferenza indetta nel piazzale del punto vendita colligiano. «Questo presidio ha portato il frutto di quello che poi è successo durante la fase della trattativa. Siamo riusciti ad ottenere 89 dipendenti in più: dai 196 da cui partivamo ne verranno assunti in totale 285. E anche nel caso di Colle ci sono stati dei passi in avanti: 31 dipendenti saranno reintegrati nella nuova attività»
Venerdì scorso, il 22 giugno, si è tenuto a Roma un nuovo incontro con la Cosmo Spa, l'azienda che ha rilevato tredici negozi della nota catena (tra cui quello di Colle) e che, attraverso il marchio Globo, si occupa di abbigliamento, calzature e pelletteria. E' stata lanciata anche una raccolta firme indirizzata al sindaco colligiano Paolo Canocchi con la quale si chiede all'Amministrazione comunale di continuare in quel luogo la vendita della categoria merceologica precedentemente trattata
Simoncini – che ha ricordato anche la mozione approvata recentemente, all'unanimità, dal Consiglio regionale sulla vertenza – ha confermato il pieno impegno dell'amministrazione regionale e del presidente Rossi per salvaguardare al massimo i livelli occupazionali, sia lavorando per aumentare la previsione di lavoratori reintegrati, sia prevedendo l'attivazione di processi di formazione e ricollocazione produttiva per chi dovesse rimanere escluso
I sindaci valdelsani, insieme al sindacato e ai lavoratori, hanno inviato all'azienda la richiesta di sospendere ogni operazione di trasporto dei prodotti interni al negozio, affinché si prenda del tempo per affrontare la situazione e trovare delle eventuali soluzioni. Un punto di svolta sulla faccenda potrebbe arrivare nei prossimi incontri: l'incontro presso la Regione Toscana di giovedì prossimo, e quelli con l'azienda il 22 e il 29 giugno
«Come spesso accade - scrivono i pensionati dello Spi Cgil - i lavoratori, pur essendo incolpevoli, pagano in prima persona le speculazioni finanziarie che rientrano in una logica di mercato e che guardano solo al profitto. Non è accettabile né tanto meno comprensibile come a fronte di risultati importanti conseguiti dal negozio di Colle di Val d'Elsa non se ne tenga conto e si distrugga un apparato di persone professionalmente preparate e qualificate che hanno contribuito a rendere grande il Mercatone Uno»
In attesa degli incontri che si terranno il 22 e il 29 giugno, i dipendenti hanno lanciato una petizione che chiunque può firmare, andando di persona al presidio, e con la quale si chiede all'Amministrazione comunale colligiana di continuare in quel luogo la vendita della categoria merceologica trattata dal Mercatone Uno (cosa che non succederebbe, visto che il negozio di Colle è uno di quelli passati alla Cosmo Spa, che si occupa di abbigliamento, calzature e pelletteria)