78 anni dopo le celebrazioni promosse da Poggibonsi (capofila) con Barberino Tavarnelle, Casole d'Elsa, Certaldo, Colle di Val d'Elsa, Gambassi Terme, Monteriggioni, Radicondoli e San Gimignano
Il 28 marzo 1944 diciannove partigiani vennero uccisi dai fascisti. Nel 78° anniversario le celebrazioni promosse da Poggibonsi (quest'anno capofila) con Barberino Tavarnelle, Casole d'Elsa, Certaldo, Colle di Val d'Elsa, Gambassi Terme, Monteriggioni, Radicondoli e San Gimignano
Domenica 5 Settembre giornata di incontri, trekking e un concerto
Oltre a tutta la tracklist dell’album, Bobo eseguirà le canzoni più importanti del suo vasto repertorio, anch'esse riarrangiate per l’occasione in una nuova versione. Ingresso gratuito
La camminata di circa 8 km partirà da Abbadia Isola per risalire le pendici di Montemaggio, attraversando luoghi simbolo della vicenda partigiana
Gli studenti hanno sempre avuto un ruolo molto importante all'interno del programma, ma quest'anno ancora di più. Il Festival comincerà infatti alle ore 16.00 con un'iniziativa rivolta proprio ai più giovani: un trekking sui sentieri dei partigiani al quale parteciperanno le classi del Liceo San Giovanni Bosco di Colle di Val d'Elsa, in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza Senese e dell'Età Contemporanea
Le celebrazioni si apriranno giovedì 28 marzo, alle ore 9.30, nell'Abbazia dei Santi Salvatore e Cirino ad Abbadia a Isola con la riunione dei consigli comunali in seduta straordinaria a cui parteciperanno alcune delegazioni degli studenti delle scuole secondarie di primo grado dei Comuni coinvolti nel ricordo dell'eccidio
È il 1970. Poi, di colpo l’azione arretra di 26 anni, alla complicata notte tra il 29 e il 30 marzo ‘44: i toni si fanno concitati, le contrapposizioni radicali
Il testo guida è costituito dalla narrazione dell'unico sopravvissuto, Vittorio Meoni, e dagli atti del processo racchiusi in una pubblicazione preziosissima
Dedicato all'organizzazione di laboratori culturali nei luoghi emblematici della memoria storica, scenari di episodi di antisemitismo e dittatura nazista, in un percorso ideato per facilitare la conoscenza e la coesione del gruppo, il progetto ha come filo conduttore la lotta per la libertà e la democrazia in Italia al tempo del fascismo, come chiave di lettura del nostro presente e fonte d’ispirazione per un futuro da costruire insieme in una dimensione europea