Il 3 febbraio 1945 ben 119 volontari si dettero appuntamento davanti al Teatro del Popolo per andare a combattere i nazifascisti sulla Linea Gotica. La partenza immortalata dal fotografo David Bastianoni
Il Comune, in adesione alla Giornata mondiale dell'Ambiente, pianta un albero come simbolo di ripartenza dopo l'emergenza sanitaria
«Il nostro pensiero va ai Volontari sangimignanesi che l'8 gennaio di 75 anni fa partirono per essere arruolati nel nuovo esercito italiano, per liberare l'Italia del nord ancora sotto il controllo nazi-fascista - ha scritto su Facebook il sindaco Andrea Marrucci -. La maggior parte di loro, poco più che adolescenti, avevano già ampiamente regolato i conti con la storia, quella personale e quella con la 's' maiuscola, avendo combattuto come Partigiani al fianco delle truppe alleate, in Valdelsa e nel senese, partecipando alla liberazione di San Gimignano e alla liberazione dei detenuti politici dal carcere di S.Domenico»
Una nuova rete, composta da cinque Comuni di area fiorentina (Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano Val di Pesa), dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del Chianti e dalle sezioni Anpi di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Impruneta, Mercatale, che elabora e firma la prima Carta antifascista della Toscana. Una summa di obiettivi e interventi volti a contrastare la discriminazione contemplata in tutte le sue forme, sociale, economica, legata alla razza e al genere, e ad attuare forme di mobilitazione contro la violenza sulle donne, le molestie e le violenze in ambito lavorativo
«Per esempio, ci chiediamo come sia possibile che vengano definiti 'insospettabili' individui che non nascondono affatto le proprie idee quantomeno nostalgiche nei confronti del regime nazifascista - si legge - e che il tutto venga ridotto alla passione del collezionismo, alla goliardia (come spesso si sente dire), a una non meglio definita 'stranezza' o persino al grottesco e che queste persone possano detenere armi regolarmente registrate»
Durante l'incontro si parlerà di memoria storica collettiva ricordando due figure centrali per Certaldo: l'ex sindaco di Certaldo, e primo segretario della Camera del Lavoro di Certaldo, Marcello Masini, e la moglie Miretta Busia, scomparsi rispettivamente il 10 novembre ed il 31 ottobre del 2016, i quali prima di conoscersi si erano entrambi impegnati, durante la Resistenza, lui come combattente partigiano nella brigata Spartaco Lavagnini, attiva soprattutto in terra senese, lei come staffetta partigiana nell'area pratese di Vaiano, dove abitava in quegli anni
Gugliotti: «Uno degli ultimi protagonisti di quel tempo forte di impegno e di servizio alla grande causa della libertà e della democrazia che fu la Resistenza. Che la terra ti sia lieve, caro Penna, e che la tua coraggiosa testimonianza di coinvolgimento e di determinazione rimanga un caposaldo di impegno, soprattutto nei momenti della storia in cui la coscienza civile appare offuscata e sembrano prevalere lo smarrimento e la mera attenzione agli interessi particolari»
La Brigata prese il nome dal suo primo glorioso caduto, Guido Radi, detto "Boscaglia", barbaramente torturato dai fascisti nel vano tentativo di fargli tradire i suoi compagni. Il distaccamento operava appunto sulle Carline, tra i comuni di Radicondoli e Montieri. In occasione della Festa della Liberazione abbiamo pubblicato la testimonianza originale scritta di Dero Panichi, partigiano di Casole d'Elsa, appartenuto anche lui alla Brigata Boscaglia e scomparso ormai nel 2006
La camminata di circa 8 km partirà da Abbadia Isola per risalire le pendici di Montemaggio, attraversando luoghi simbolo della vicenda partigiana
Gli studenti hanno sempre avuto un ruolo molto importante all'interno del programma, ma quest'anno ancora di più. Il Festival comincerà infatti alle ore 16.00 con un'iniziativa rivolta proprio ai più giovani: un trekking sui sentieri dei partigiani al quale parteciperanno le classi del Liceo San Giovanni Bosco di Colle di Val d'Elsa, in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza Senese e dell'Età Contemporanea