Il trentenne ha versato ai suoi estorsori oltre 15mila euro. I Carabinieri del Nucleo Investigativo, sostenuti e coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno intrapreso una serie di attività tecniche, che hanno messo in luce un’azione minatoria continuata ai danni del denunciante. È probabile che possano esserci altri uomini che rimasti invischiati loro malgrado nella rete tesa dalla giovane e dal suo fidanzato e si sta lavorando per ricostruire tale aspetto
Secondo quanto ricostruito durante le indagini, da settembre 2017 fino ad aprile 2018, la donna ha subito l'atteggiamento persecutorio, violento e minaccioso dell'ex compagno, culminato con i danni all'automobile, il furto del cellulare dalla propria abitazione e la pubblicazione su WhatsApp di foto che la ritraevano nuda. La vittima, stando a quanto ci è stato riferito dai Carabinieri stessi, è stata affidata all'intervento del Centro Antiviolenza Valdelsa, ma non rappresenta purtroppo un caso isolato
Ieri sera è scattata la trappola nei pressi di Monteriggioni, le due donne si sono recate in auto sul luogo precedentemente stabilito al fine di ritirare i primi 3mila euro dall'uomo, ma una volta ricevuta la busta con il denaro, precedentemente fotocopiato dai militari, sono giunti i Carabinieri ponendo fine alla loro azione. Le due donne sono state accompagnate presso la Caserma dei Carabinieri di Poggibonsi dove gli sono stati contestati gli addebiti e successivamente sottoposte agli arresti domiciliari presso le proprie abitazione, come disposto dal Pubblico Ministero della Procura Senese
I Carabinieri, nel corso della giornata di venerdì18.12.2015, avevano ricevuto la denuncia di un uomo che, non senza difficoltà, aveva dichiarato di aver consumato, alcuni giorni prima, in macchina, un rapporto sessuale a pagamento con una giovane italiana residente a Colle di Val D’Elsa. L’incontro, avvenuto nelle campagne tra Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa, si era svolto secondo prassi e l’uomo era quindi tornato a svolgere in tranquillità la propria vita fino a quando nella giornata dello scorso 15.12.2015, aveva ricevuto una chiamata anonima nel corso della quale una voce alterata lo invitava a consegnare la somma di 20mila euro