«E' un intervento assolutamente precauzionale a salvaguardia della pubblica incolumità - spiega il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi - e, ad una prima analisi, il movimento registrato nel fronte murario sarebbe riconducibile ad una situazione di stress termico generato dalla lunga siccità degli anni scorsi e dalle abbondanti piogge delle scorse settimane. Per quanto attiene alle risorse necessarie una prima stima individua in 150mila euro il fabbisogno che l’amministrazione sta predisponendo»
L'obiettivo è fare il punto sullo stato dell’arte della sicurezza antincendio negli edifici storici e in particolare negli ambienti museali, un’occasione per favorire scambi di opinioni e di informazioni tra vigili del fuoco e chi si occupa della gestione e della conservazione dei beni culturali, perché solo attraverso un confronto il più possibile diretto è possibile arrivare a soluzioni efficaci e condivise. Organizzato dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, con Mibact, Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco e Comune di San Gimignano, l’evento sarà articolato su due sessioni
Il sindaco Piero Pii ha portato i suoi saluti e ha ricordato, in sintonia con i Comitati per la difesa del territorio, come sia necessario oggi dover salvaguardare il paesaggio, a maggior ragione per un Comune come Casole d’Elsa, sia per favorire l’economia locale, sia per rilanciare l’occupazione. Informava poi i presenti di come una grande società internazionale del settore turistico, dopo aver valutato l’integrità e la bellezza del territorio di Casole, abbia recentemente deciso di investire in loco
Nella determinazione datata 6 settembre 2017 si legge che la decisione è stata presa tenendo conto il parere delle altre amministrazioni coinvolte (Azienda USL e Vigili del Fuoco favorevoli; Arpat e Regione hanno richiesto maggiori integrazioni documentali). Tuttavia sia l'Ufficio Tecnico Urbanistica del Comune di Casole d'Elsa e dall'Ufficio Tecnico Urbanistica Edilizia, rispettivamente, per "limiti edilizi evidenziati nella proposta progettuale" e "carenze documentali e sostanziali"
La Consulta per l'Ambiente, l'organo comunale che coinvolge i soggetti e le associazioni operanti nel territorio casolese in campo ambientale, si è riunita lo scorso 26 agosto per parlare di un progetto: la realizzazione di un impianto di generazione elettrica alimentato a biomasse. L'azienda proponente è la neonata Vde Valdelsa Pellet Srl, con sede a Livorno ma di fatto composta per la maggior parte del suo direttivo da persone che abitano nel paese valdelsano
«Sarà l'occasione - fa sapere il Comune - per condividere un progetto di futuro che, per il territorio di Casole, non potrà che essere deciso da coloro che ci vivono e ci lavorano»